Tablinum Cultural Management torna a indagare le declinazioni dell’arte attraverso “Le Cinque Anime della Scultura”. Dal 8 ottobre 2016 al 21 ottobre 2016 presso lo spazio comasco di officinacento5, in Como, si terrà la terza edizione delle Cinque Anime della Scultura. L’Inaugurazione della mostra si terrà sabato 8 ottobre 2016 dalle ore 19.30 presso lo spazio comasco di officinacento5 (Viale Lecco 105 Como)
Nei giorni successivi sarà osservato il seguente orario di visita: Mar – Ven 14.00 – 18.00 Sab – Dom : 10.30 – 12.00 – 14.00 – 18.00 L’ingresso è libero a tutti gli eventi in programma.
Il concetto curatoriale da cui scaturisce tale rassegna è legato alla simbologia artistico – estetica del numero cinque: simbolo di una mente polimorfa, in costante mutamento, che ci spinge ad utilizzare ogni nostra competenza esteriore e interiore per raggiungere un’ aliquid. Una simbologia intensa che permea tutto il percorso espositivo: armonia e contrasto, ricerca e sublimazione si fondono in questo percorso espositivo ed emozionale che si concretizza in cinque diverse anime d’artista. La scultura riunisce in sé il concreto tentativo di plasmare il mondo che ci circonda e allo stesso tempo di infondere a esso le suggestioni che s’imprimono con maggiore forza nell’animo umano. Un’interpretazione di cui l’artista si trasforma in un medium privilegiato. Per questo ci siamo riproposti di riunire cinque scultori e cinque modi diversi di tradurre nel linguaggio estetico il mondo che ci circonda attraverso un’acuta analisi dei propri sensi e una declinazione fatta di suggestioni che si concretizzino nelle opere realizzate da cinque diverse anime d’artista. In questa terza edizione, a dare voce alle cinque anime della scultura saranno cinque scultori internazionali selezionati da Tablinum per l’eccellenza dell’esecuzione e per la peculiarità delle tecniche e dei materiali utilizzati ma anche per il diverso dialogo che le loro opere sanno innescare con lo spettatore.
Alexandra Slava Sevostianova, è anagraficamente la più giovane tra gli artisti selezionati per questa terza edizione. La sua è una carriera di promettenti successi: a soli vent’anni, Alexandra Slava Sevostianova ha già riscosso importanti riconoscimenti tra cui quello di The Art Renewal Center e le sue opere sono già parte di importanti collezioni private in Ucraina, Malta, Francia e in Italia.
Roberto Piaia ha da sempre rappresentato l’animo femminile fondendo nelle sue opere, pittoriche e scultoree, l’insegnamento degli antichi maestri a tecniche fortemente innovative, frutto di studio e sperimentazione costanti che lo rendono un vero e proprio pioniere. Piaia presenterà alle Cinque Anime della Scultura le sue opere “Mudra” e “Oltre in Bronzo” realizzate una in bronzo, l’altra con una particolare lega in bronzo e acciaio frutto di studi e sperimentazioni personali, entrambe espressione della corrente artistica dell’Assurfivo di cui è fondatore.
Teresa Condito è stata membro del Collettivo la Grand Bouffe presso la 56° Biennale di Venezia, dove ha ricevuto il premio ufficiale dallo stato del Guatemala e dal Commissario del Padiglione Nazionale, torna a esporre con Tablinum a seguito di Ars Naturans, svoltasi in agosto presso il Museo Giardino Botanico di Villa Carlotta. Le opere esposte in occasione de Le Cinque Anime della Scultura esprimono eloquentemente una fase di forte ispirazione artistica in cui le emozioni fanno scaturire nuove soluzioni creative. Nascono così opere come “Black and White”, “Thrill” e “Metamorphosis”. Cecilia Martin Birsa In occasione de Le Cinque Anime della Scultura, riproporrà tre opere accolte con grande successo alla sua ultima personale a Venezia presso la Galleria Rosenberg in concomitanza del cinquecentenario del Ghetto ebraico di Venezia: “Arcuata”, “Donna allo Specchio” e “Nodo Nero”; sculture in cui l’artista libera dalla pietra forme dalla sensualità atavica propria dell’universo femminile.
Pablo Atchugarry si divide fra l’Uruguay, sua patria d’origine, e l’Italia, dove vive dal 1978. Sin dagli albori della propria carriera ha dedicato la propria ricerca artistica alla scultura esprimendo attraverso vari materiali la propria poetica, Nel 2015 ha esposto 40 delle sue opere in una personale a Roma presso il Museo dei Fori Imperiali “Pablo Atchugarry. Città Eterna, eterni marmi” e ha realizzato per il padiglione Uruguaiano della Expo 2015, una scultura intagliata nel legno di un ulivo vecchio più di 800 anni intitotala “La vida después de la vida”. L’artista presenterà in occasione de Le Cinque Anime della Scultura la sua ultima creazione, “Senza Titolo”, da poco terminata, in marmo statuario di Carrara.