Tablinum Cultural Management è lieto di annunciare l’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea internazionale “Women in Art. L’Arte Contemporanea è Donna. Proposte per una collezione” che si terrà presso l’Ala del Teatro del Falcone all’interno del grandioso complesso museale di Palazzo Reale in Genova.
La mostra che aprirà al pubblico sabato 25 marzo 2017 dalle ore 10.30 e chiuderà domenica 9 aprile 2017 alle ore 18.30, sarà caratterizzata da una serie di eventi speciali in concomitanza dell’atteso appuntamento UNESCO dei Rolli Days di cui Palazzo Reale è uno dei protagonisti eccellenti.
Con Women in Art abbiamo deciso di creare un percorso espositivo che trattasse l’arte da un’angolazione inedita. Visitare questa mostra sarà un un po’ come catturare il segreto più intimo di queste artiste che riuniscono in sé un binomio meraviglioso: essere donna e al contempo essere artista. Liberatasi dagli stereotipi femminili che ancora sopravvivono al giorno d’oggi, la donna si fa musa di se stessa: ha ormai deciso non essere più un soggetto passivo nelle mani di chi ne modella le forme o l’immagine a proprio piacimento. Decide piuttosto, di essere una creatrice, di regalare allo spettatore quello che è il proprio sguardo sul mondo.
Questa mostra, che occuperà l’intera superficie del Teatro del Falcone, vedrà la presenza di sette artiste pronte a introdurre il visitatore nella propria personale visione del mondo, raccontatoattraverso il filtro dell’arte. Sette mondi artistici che saranno concretizzati in sette differenti concept curatoriali e che si snoderanno nello spazio espositivo, creando un effetto di immersione non solo visiva ma soprattutto emotiva molto significativa per il visitatore.
Giovanna Lentini, presenterà le sue opere su tela e gli arazzi con un tema che vuole farsi emblema di tutta la sua produzione artistica: “Rosso Dentro”. Il gruppo Math12 attraverso l’installazione immersiva “Di Stazione in Stazione” ci regalerà degli sguardi inediti su Genova. Anne Delaby in “Lighting the Art” ci trasmetterà tutto il potere benefico di un’arte che illumina e si fa messaggera di bellezza e positività. Le sculture di Mieke Van den Hoogen in “Female Touch” dialogheranno con il visitatore evidenziando il filo d’oro che lega da sempre la manualità femminile a l’arte. Myriam Feuilloley in “Contemporary Trascendence” indagherà il bisogno di evasione da se stessi e il difficile anelito alla spiritualità che attanaglia la società moderna. Monique Laville ci immergerà, con le sue opere dal sapore impressionista, in una vera e propria “Reverie” fatta di Nostalgia per un mondo ormai passato e di attenta riflessione sull’attualità. Infine con Anne Marie Torrisi riscopriremo la meraviglia di fare “Arte in Libertà”, laddove il gioco dei colori e delle forme si fa espressione di gioia di vivere.
La mostra Women in Art nasce dal concept curatoriale di Tablinum Cultural Management, è realizzata in collaborazione con il Museo di Palazzo Reale di Genova e si iscrive nell’ambito della rassegna annuale Eutopia Art Collection ideata per Tablinum Cultural Management da Elisa Larese e Alessandro Cerioli.
La mostra sarà aperta dal 25 marzo al 9 aprile con i seguenti orari: MART-VEN 14.30-18.30, SAB 10.30-18.30 e DOM 13.30-18.30
Sono previsti tre eventi straordinari:
– Sabato 25 Marzo dalle ore 10.30l’apertura ufficiale in presenza degli artisti e degli organizzatori;
– Venerdi 31 Marzo alle ore 17.00 Art & Haute Couture Fashion Event aspettando i Rolli Days, in collaborazione con gli sponsor Ludema Bag e Litvi&Marti. Sfilata di Alta Moda presso la scalinata del Teatro del Falcone.
– Sabato 1 Aprile dalle ore 10.30 alle ore 18.30 Art meet the Artists con visite guidate alla mostra in presenza delle artiste.
Il visitatore potrà usufruire di contenuti digitali speciali accessibili dal proprio smartphone grazie alla presenza di qr code lungo il percorso di visita.
TABLINUM CULTURAL MANAGEMENT: i nostri progetti nascono dalla volontà di divulgare un modello culturale in cui il sistema dell’arte sappia comunicare i valori fondamentali che sorpassino le usuali logiche di mercato e riscoprano il valore primario della cultura, quale nutrimento della coscienza umana. Per questo amiamo considerarci prima di tutto “impiegati della cultura”.