Studio Tablinum: la Giornata Nazionale della Cultura Classica, manifestazione a cadenza biennale che si tiene negli anni dispari in una città di volta in volta diversa, sede di una delegazione, con cui l’A.I.C.C. premia con medaglia d’oro due studiosi emeriti in campo filologico e storico classico, uno italiano e uno straniero, quest’anno è giunta alla terza edizione, e si è svolta ad Avola (SR), nella mattinata del 10 maggio u.s. presso l’Aula Consiliare del Palazzo di Città, alla presenza delle autorità cittàdine e di un nutrito numero di docenti, oltre che dei delegati avolesi dell’A.I.C.C. e di una copiosa rappresentanza degli alunni dell’indirizzo classico del locale Liceo “Ettore Majorana”, che hanno affollato l’Aula in una mattinata di alta cultura durante la quale si sono alternati ai microfoni il prof. Peter Parsons, papirologo dell’Università di Oxford, il prof. Andrea Giardina, storico e romanista insigne, nonchè presidente dell’Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze e docente di Storia Romana su convenzione presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, e i proff. Mario Capasso e Luisa Prandi in veste di laudatores dei due suddetti studiosi. Le relazioni, cariche di fascino, sono state seguite con interesse da un pubblico quasi rapito dalla capacità comunicativa dei relatori. La qualità della lectio magistralis che ciascuno dei due ha offerto è stata molto elevata ed apprezzata da tutti: il prof. Parsons ha tracciato un profilo del filologo e umanista calato prima nella società del suo tempo e poi in quella odierna, lanciando ai giovani presenti la sfida di scommettere sul Sapere per essere veramente utili a una società stanca e impaludata; commovente il finale del suo discorso, con quel “saluto l’Italia filologa” che ha strappato commossi applausi a tutti i presenti.
Il prof. Giardina ha compiuto un singolare percorso alla ricerca delle radici antiche del Risorgimento Italiano, dimostrando come molti patrioti abbiano versato il proprio sangue per la libertà e l’unità d’Italia infiammati non tanto dai loro contemporanei quanto dall’intensa suggestione della contemplazione dei monumenti della romanità.
Nella seconda sessione con la lectio del prof. Giardina, laudatio dello stesso ad opera della prof.ssa Prandi dell’Università di Verona, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei due luminari, e di conferimento dei diplomi di benemerenza ai soci emeriti segnalati dalle delegazioni.
L’organizzazione è stata a cura del prof. Elio Distefano, docente del Liceo Artistico M. Carnilivari di Noto.
Nonostante abbia finito il liceo da diversi anni, sono ancora in contatto con la mia vecchia prof di Latino e Greco.
Lei mi ha detto che i giovani sono mediamente sempre più incapaci di tradurre bene le lingue classiche. A suo giudizio questo dipende dal fatto che i ragazzi a cui insegna sono cresciuti in una società veloce, che ti dà tutto e subito, e quindi non sono mentalmente preparati a fare qualcosa che richieda tempo, pazienza e fatica in quantità industriali come il latino e greco.
Lei questo lo vede soprattutto da come i suoi alunni consultano i dizionari: spesso loro non hanno la pazienza di scorrere tutti i significati di una data parola, e quindi per velocizzare prendono il primo significato che gli capita a tiro e lo buttano sul foglio, senza curarsi minimamente né di guardare i significati successivi né di vedere se quello che hanno scelto “torna” nel contesto della versione.
Questo genera delle traduzioni mostruose e completamente prive di senso, perché piene di errori lessicali; se poi ci aggiungiamo anche gli errori nell’ analisi del periodo, a quel punto scendere fino all’ insufficienza diventa facilissimo. A molti alunni basterebbe spendere qualche minuto in più nella consultazione del vocabolario per risollevare enormemente le loro medie.