Tablinum: l’arte di Stefano Perini, in arte Cheville, sgorga dall’emozione percepita senza filtri e fermata su tela con un’immediatezza che non trascura l’eccellenza tecnica.
Il suo eclettismo è urgenza di comunicare all’altro le proprie emozioni, immergerlo in una visione del mondo in cui tutto assume il colore dell’emozione . L’urgenza comuncativa di questo artista è piuttosto emergenza immortalata su differenti supporti: in particolare il cartone lavorato con spatole e spugnato per rendere la modualzione delle sfumature del prorpio animo oppure inciso, non senza rabbia con il punteruolo.
Dipingere è per Cheville una materializzazione della propria interiorità a volte suggerita attraverso delicate pennellate che accennano ad emozioni e stati interiori che hanno la delicatezza dei ricordi come ci suggerisce l’opera “Where are You” in cui il pennello stempera maliconicamente i grigi di una foschia interiore in ci è difficile scorgere la persona amata; in altre opere è il colore a parlarci di passione ed emozione come in “Raccolta di papaveri”.
Ci sono altre opere, Come “Red River” qui esposto, in cui il supporto pittorico, che spesso ha l’immediatezza del cartone, è raschiato con un brutalità fisica che suggerisce la volontà di potersi sfogare attraverso la propria creatività; qui i colori sono graffianti e immediati come le emozioni che sembrano travolgere l’artista in chiaro contrasto con le tinte tenui e le atrmosfere sfumate che aleggiano in altre opere in cui l’artista sembra aver lasciato cadere la barriera protettiva che attraverso il taglio e il graffio della tela accostati a i colori sgargianti, albergano nelle opere di Cheville.
La sua arte è costantemente sospesa tra sentimenti contrastanti e ci rivela una storia di artista in fieri in cui le pennellate si aprono ad un accurata sfumatura oppure si fanno secche e precise quasi rispondend all’altalenare delle prorpie emozioni che vibrano con tutta la loro travolgente intensità sulla tela.
Emozioni in punta di pennello per Cheville che intreccia con lo spettatore un rapporto immediato ed emotivo in cui l’essere artista significa essere un catalizzatore di sentimenti e pensieri che riesce ad immagazzinare e tradurre su tela con un linguaggio immediato ed estemporaneo.
Lo seguiremo nella sua promettente evoluzione e magari ci affideremo al suo medium per guardare il mondo con occhi nuovi.
– Quali sono gli elementi essenziali da cui si origina la tua ispirazione a dipingere?
In poche parole ciò che accade quotidianamente nella mia vita a livello emozionale, che siano rabbia, malinconia, amore.
– Quali sono le tecniche pittoriche o artistiche che trovi più addatte ad esprimere la tua creatività?
L’uso di varie spatole o delle comuni spugne da cucina evidenzia ogni sfumatura del mio sentire l’emozione.
– Dipingere per dare un’esteriorità ad emozioni e sentimenti o dipingere per comunicare all’altro?
Sicuramente emozioni e sentimenti perché vivo di questo.
– Realtà o riflessione? Quale è prevalsa nel delineare una tua poetica?
Entrambi, nella mia realtà i gesti comuni nascondono sempre una parte riflessiva, ogni azione ha un suo perché.
– Un momento o un incontro che hanno costituito uno stimolo decisivo per la tua carriera?
Esiste un momento preciso che ha dato una svolta alla mia carriera e soprattutto alla mia vita, ossia essere entrato in un grupo di artisti chiamato “Gruppo Arte Libera”. Lì, nel corso di questi tre anni ho potuto mettermi alla prova con persone a dir poco fantastiche che hanno influito nella mia arte dandomi consigli su come utilizzare varie tecniche pittoriche, non solo, hanno influito sulla mia vita perché mi hanno reso una persona migliore e personalmente non potrei fare a meno di loro.
-Se dovessi scegliere un colore per rappresentarti in questo momento, quale sarebbe il tuo? perché lo reputi il più indicato?
Il bianco perché rappresenta la mia libertà.
Elisa Larese