Pop Art e Street Art sembrano essere le radici in cui affonda l’arte di Sarah Aller. Un mix eccezionale e subito accattivante. Ma è solo l’inzio: c’è molto di più da scoprire!

Tra i linguaggi prediletti dagli artisti  per stimolare il pubblico contemporaneo, con uno stile accattivante e ricco di messaggi e spunti di riflessione. Qui lo vediamo rielaborato in una chiave assolutamente personale e piacevolmente inedita.

Ma fate attenzione: dietro immagini  catturate dalla routine quotidiana, dalle pagine di giornale o di riviste patinate ci raggiunge un messaggio ben più complesso e profondo. Non si tratta di arte da “fast food” ma piuttosto di un’arte stratificata, esteticamente accattivante e terribilmente complessa come solo la realtà sa essere. Stiamo passando il confine e il bandolo della matassa lo tiene stretto l’artista nelle proprie mani.

Sarah Aller, newyorchese, (una città che è parte del suo stile) utilizza uno linguaggio da street artist accostato a colori caldi e stencils per creare un’arte che è espressione della “daily life” dell’uomo contemporaneo ma non solo: vi ritroviamo tutte le sue emozioni e … la sua inguaribile nostalgia.

La tela diventa un substrato dove si affastellano le carte di giornali, i vecchi manifesti, come incrostazioni che celano un prezioso tesoro. Figure e paesaggi urbani emergono da questo collage e ci rendono impossibile non avventurarci in questo mondo dal sapore molto metropolitano alla ricerca di quella scintilla di bellezza e di memoria che in essi si cela immancabilmente.

L’arte che racconta di se stessa e della città in una continua simbiosi. Un grande racconto ia cui partecipiamo come primi attori.

Paesaggi Urbani emergono sulla tela dal collage di fogli di giornale e riviste: ci ricordano il modo in cui sui muri delle nostre città si affastellano i cartelloni pubblicitari. Anche qui la vernice spray, arma dello street artist, lascia il suo marchio mentre emergono personaggi e paesaggi e che cercano il loro posto nella tela, un pò come noi lo cercheremmo nel mondo.

Città che bene conosciamo come Como in “Swans Crossing” e  “Milano 1914” subiscono un’eccezionale metamorfosi e innescano in noi una nostalgia per un passato, forse troppo recente per essere storia ma che permane racconto e riflessione sul tempo che scorre e sulle tracce che lascia nelle nostre vite di uomini moderni e sulle città in cui viviamo.

Stencil, brandelli di carta, ritagli di giornale, vecchie fotografie che fanno capolino tra uno strato di colore e l’altro. In “Little Geisha”, il sapore dei ricordi -l’opera s’ispira alla rielaborazione di una foto di famiglia- si lega al desiderio di visitare luoghi lontani ed esotici, stimola in noi l’impulso al viaggiare nella memoria e verso paesi lontani. “French Speakers” ci racconta e ci proietta in un contesto metropolitano dove due amiche si ritrovano e il tempo sembra arrestarsi.

Una metanarrazione, a volte lieve e delicata, a volte ritmata e vorticosa, come lo scivolare del tempo sulle nostre vite. Talento e una sensibilità unica fanno delle opere di Sarah Aller un’interessante e, decisamente, promettente novità nel panorama artistico contemporaneo.

SARAH ALLER, è un assemblage artist nata a New York nel 1979. Cresciuta a Brooklyn, ha sempre amato l’arte. Ha frequentato Off-Broadway, la Parsons School of Design e la New York University. Ha conseguito il Bachelor of Fine Arts e si è laureata con lode presso il prestigioso dipartimento artistico della State University di New York nel 2001. Nel 2011, dopo il matrimonio, si è trasferita a Como, in Italia, da cui attualmente lavora.

Testo curatoriale di Elisa Larese

NORME STRAORDINARIE:

La mostra sarà aperta da Sabato 12 a Venerdì 25 settembre con i seguenti orari: LUN chiuso, da MAR a VEN 14.00 – 18.00, SAB – DOM 10.30 – 12.30 14.00 – 18.00.
Il visitatore potrà usufruire di contenuti digitali speciali accessibili dal proprio smartphone grazie alla presenza di QR Code lungo il percorso di visita.
E’ gradita la prenotazione. Tutti i fruitori della mostra GlobArt dovranno essere muniti di mascherine e attendersi alle misure anti-covid.